Conservazione d'organo nei pazienti con adenocarcinoma rettale trattati con terapia neoadiuvante totale


I dati prospettici sull'efficacia di una strategia watch-and-wait per ottenere la conservazione dell'organo nei pazienti con tumore del retto localmente avanzato trattati con terapia neoadiuvante totale sono limitati.

In uno studio prospettico randomizzato di fase II, sono stati valutati gli esiti di 324 pazienti con adenocarcinoma rettale in stadio II o III trattati con chemioterapia di induzione seguita da chemioradioterapia ( INCT-CRT ) o chemioradioterapia seguita da chemioterapia di consolidamento ( CRT-CNCT ) ed escissione mesorettale totale ( TME ) o watch-and-wait sulla base della risposta del tumore.

I pazienti di entrambi i gruppi hanno ricevuto 4 mesi di Fluorouracile - Leucovorina - Oxaliplatino per infusione o Capecitabina - Oxaliplatino e da 5.000 a 5.600 cGy di radiazioni combinate con Fluorouracile per infusione continua o Capecitabina durante la radioterapia.

Lo studio è stato progettato come due studi indipendenti con la sopravvivenza libera da malattia ( DFS ) come endpoint primario per entrambi i gruppi, con un confronto con un'ipotesi nulla sulla base dei dati storici.
L'endpoint secondario era la sopravvivenza libera da escissione mesorettale totale.

Il follow-up mediano è stato di 3 anni.

A 3 anni la sopravvivenza libera da malattia è stata del 76% per il gruppo INCT-CRT e del 76% per il gruppo CRT-CNCT, in linea con il tasso di sopravvivenza DFS a 3 anni ( 75% ) osservato storicamente.

La sopravvivenza libera da escissione mesorettale totale a 3 anni è stata del 41% nel gruppo INCT-CRT e del 53% nel gruppo CRT-CNCT.
Non sono state riscontrate differenze tra i gruppi in termini di sopravvivenza libera da recidiva locale, sopravvivenza libera da metastasi a distanza o sopravvivenza globale.
I pazienti sottoposti a escissione mesorettale totale dopo la ristadiazione e i pazienti sottoposti a escissione mesorettale totale dopo la ristadiazione hanno avuto tassi di sopravvivenza DFS simili.

La conservazione dell'organo è realizzabile nella metà dei pazienti con tumore del retto trattati con terapia neoadiuvante totale, senza un apparente detrimento della sopravvivenza, rispetto ai controlli storici trattati con chemioradioterapia, escissione mesorettale totale e chemioterapia postoperatoria. ( Xagena2022 )

Garcia-Aguilar J et al, J Clin Oncol 2022; 40: 2546-2556

Gastro2022 Onco2022 Farma2022



Indietro

Altri articoli


Esistono prove limitate riguardanti gli effetti prognostici della regressione patologica dei linfonodi ( LN ) dopo chemioterapia neoadiuvante per l'adenocarcinoma...


Il beneficio di Camrelizumab neoadiuvante più chemioterapia per il tumore al polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ) resecabile in stadio...



Si è determinato se la chemioradioterapia neoadiuvante ( nCRT ) nei pazienti con tumore del retto possa essere limitata nei...


Il beneficio di Camrelizumab più chemioterapia nel setting neoadiuvante per il tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) resecabile in...


Il raggiungimento della risposta patologica completa ( pCR ) è fortemente prognostico per la sopravvivenza libera da eventi ( EFS...


Il numero totale di pazienti con adenocarcinoma duttale pancreatico ( PDAC ) che ricevono la chemioterapia neoadiuvante ( NAC )...


Sono necessari biomarcatori per guidare l'uso di Pertuzumab ( Perjeta ) nel trattamento del tumore mammario positivo a ERBB2 (...